Buongiorno a tutti,
buongiorno Marco.
Pronte birrette e pop corn?
Perdonatemi la facezia, ma di fronte all'allestimento di una tale arena mi sembra che possa starci.....
Comunque, anche per sfilarmi dall'incomodo ruolo di solitario gladiatore alle prese con due sonnacchiosi leoni che pare essermi stato attribuito, la risposta che segue non è solo opera mia, ma è condivisa da tutti i Membri della Commissione Fidasc, ovvero dalle persone che hanno fatto e fanno la storia del Field Target italiano, da quelle persone che mettendoci la faccia più di ogni altro si sono impegnate e si impegnano per l'affermazione e la diffusione di questo nostro giovane sport.
E' da un po' che da parte di alcune persone (peraltro sempre le stesse, per non dire la stessa) si trascina questo modo di agire, per cui intendiamo rendere pubbliche le loro o sue iniziative volte più che altro a creare frizioni, malintesi ed incomprensioni tra i quattro principali protagonisti di questo nostro piccolo mondo del Field Target nazionale che sono:
1) i Soci delle varie ASD sparse sul territorio nazionale;
2) gli Organizzatori degli eventi, vale a dire i Presidenti delle stesse ASD;
3) la Federazione FIDASC, alla quale tutte le ASD sono affiliate;
4) la Commissione FIDASC per il Field Target, che a titolo benevolo su mandato e secondo le direttive della Federazione (a sua volta dettate dal CONI) coordina le attività istituzionali anche in accordo con quanto previsto da WFTF, Federazione Mondiale del Field Target ed EFTF, Federazione Europea del Field Target, cui FIDASC è associata e rappresentante per l'Italia.
Però vale la pena di rimarcare come tutte queste azioni denigratorie e destabilizzanti siano state precedute da insistenti offerte di collaborazione nella stesura dei regolamenti da parte di una persona, rivolte, per quanto se ne sa, alla Commissione Fidasc.
Offerte che sono state gentilmente declinate in quanto la persona in questione non è stata ritenuta in possesso di competenze ed esperienza necessarie, ed alla luce di queste sue iniziative, forse nemmeno della serenità.
Da quel momento questo signore non ha perso occasione per attaccare Organizzatori, Commissione FIDASC e Federazione stessa, iniziative culminate con l'invio di una lettera a FIDASC da parte della ASD del cui CD quello stesso signore fa parte.
Missiva volta a mettere in cattiva luce l'operato sia della Commissione che dei Presidenti delle ASD, rei a suo dire di prendersi troppe libertà nel non applicare i regolamenti come lui vorrebbe, ovvero con la massima intransigenza e rigidità; salvo, come vedremo in seguito, casi in cui lui stesso ha chiuso entrambi gli occhi, purtroppo a discapito del primo degli attori in gioco, i Soci delle ASD, ovvero dei concorrenti.
Tra le principali accuse mosse da questo collaboratore respinto ed ora accusatore attraverso la missiva di cui sopra, quella rivolta alla Commissione FIDASC per il FT di volontà dittatoriali e vessatorie nei confronti dei Soci e concorrenti per aver inserito nei vari regolamenti le seguenti frasi in blu.
Per completezza riportiamo che questa missiva non ha causato nessuna conseguenza se non un'allargata di braccia, in quanto si tratta di situazioni tipiche e ricorrenti.
Il rating dell'atleta sarà calcolato sommando al massimo i suoi 3 risultati migliori (intesi come rating) delle quattro gare cui ha diritto di partecipare, potendo così scartare il suo risultato peggiore. Se l'atleta avrà partecipato a due gare, sarà la somma di questi due risultati, se invece l'atleta ha partecipato ad una sola gara il suo rating sarà quello ottenuto in quella stessa gara.
Chi non avrà partecipato ad almeno 2 gare di selezione nella sua zona di competenza, pur avendo un rating minimo, potrà essere ammesso solo a discrezione della ASD organizzatrice.
Ciò che scandalizza tanto il nostro persecutore in questo articolo è l'ultimo periodo, che attribuisce potere discrezionale alla ASD organizzatrice anziché a FIDASC, con veementi accuse di voler porre la ASD organizzatrice sopra a FIDASC.
Questo è semplicemente assurdo, in quanto l'autore di questa contestazione o ignora o finge di ignorare che l'ASD organizzatrice organizza il Campionato Italiano FIDASC in nome e per conto della stessa Federazione, avendo ricevuto mandato di organizzare da FIDASC stessa.
E' l'ASD organizzatrice che gestendo l'evento gestisce anche le iscrizioni, quindi non può che essere l'ASD organizzatrice ad occuparsene.
FIDASC, non occupandosi direttamente dell'evento non potrebbe fare altro che rivolgersi all'ASD organizzatrice o alla Commissione FIDASC stessa.
Perché in tutto questo si dimentica che anche la Commissione FIDASC per il Field Target ha un ruolo ed ha ricevuto un mandato, per cui non è priva di competenze in merito.
L'autore di questa contestazione invece pone la ASD organizzatrice come se agisse in concorrenza se non addirittura in contrapposizione a FIDASC ed alla Commissione stessa, e questo dal nostro modesto punto di vista rientra in ciò che comunemente si definisce come disonestà intellettuale.
Perché tutto questo?
Per denigrare il lavoro di chi ha speso e spende benevolmente tempo ed energie per amore di questo sport, ma a quale scopo?
Non sarebbe più intelligente impegnare meglio tutte queste energie, per esempio per tagliare l'erba?
Che interesse hanno alcune persone nel cercare di creare conflitti tra Commissione FIDASC per il Field Target, Organizzatori e Federazione stessa?
Demotivare, fare scappare a tutti la voglia nella speranza di ottenere infine l'agognato incarico?
Troviamo tutto questo, oltre che puerile, contrario ai principi ispiratori dello sport.
Gli Organizzatori hanno facoltà di accettare o rifiutare iscrizioni, anche in deroga alle modalità previste, per motivazioni ritenute idonee da quest'ultimi.
Questo passaggio è stato inserito a tutela dei concorrenti per dare facoltà agli Organizzatori di poter accettare, quando possibile, (o anche rifiutare) iscrizioni in deroga alle modalità previste senza essere aggrediti come successo lo scorso anno quando in una gara disputata in Lazio accettarono un'iscrizione pervenuta entro i termini previsti ma con modalità tali da sfuggire al controllo dell'aspirante collaboratore respinto.
La possibilità di accettare o rifiutare iscrizioni in deroga alle modalità previste servono a mantenere un approccio inclusivo, ovviamente compatibilmente con le esigenze organizzative, che come logico non possono che essere valutate dagli Organizzatori.
Perché se si presentasse un concorrente la mattina della gara, magari lo si potrebbe anche inserire senza troppo sconvolgere i gruppi già formati, mentre se si presentassero in dieci, questo chiaramente non sarebbe possibile.
Così come è logico, sportivo ed inclusivo ammettere un tiratore che per ragioni sue non ha potuto che contattare gli Organizzatori attraverso canali diversi da quelli ufficialmente previsti, anche se questo lo ha sottratto al controllo dell'ormai incarognito respinto.
Il singolo concorrente che presenta la propria iscrizione oltre i termini o al di fuori delle modalità previste potrà vedere presa in considerazione la sua richiesta, ma senza la garanzia che la stessa possa venire accolta.
Questo è stato fatto per venire incontro ai concorrenti e possibilmente includerli e farli partecipare, non certo per escluderli come invece chiese veementemente di fare quel signore, sia in occasione di una gara tenutasi in Lazio in cui si accettò un iscrizione in deroga alle modalità previste, che del Campionato Italiano, dove, pur non essendo neppure presente all'evento, lanciò i suoi strali contro la decisione degli Organizzatori di includere anche concorrenti che vista la disponibilità di posti, coraggiosamente decisero di mettersi in gioco pur non avendo i requisiti per concorrere al titolo.
Ora lascia perplessi vedere questo stesso signore che a suo tempo tanto si impegnò per escludere, accusare di voler escludere chi invece ha sempre operato ed opera in un ottica unicamente inclusiva.
Se si rilevassero irregolarità sarà cura degli organizzatori porvi rimedio, pena l’annullamento della gara con l’interdizione all’organizzazione di gare di pari livello o superiore per la durata di 2 anni, nonché il rimborso dell’iscrizione alla gara degli atleti presenti.
Quest'altro passaggio è stato inserito anche lui a tutela dei concorrenti, perché riteniamo inaccettabile fare loro percorrere centinaia di chilometri, farli assentare dalle loro occupazioni, prenotare alberghi per poi trovarsi di fronte un campo gara assolutamente inadeguato che non rispetta il Regolamento Tecnico Sportivo FIDASC in molteplici punti.
Episodi del genere non devono accadere, e questa clausola serve a scoraggiare quegli Organizzatori che si comportano in questo modo, come pare sia successo lo scorso anno in una gara, con l'erba non tagliata, i bersagli non visibili ecc. ecc.
A quella gara erano presenti in molti, tra cui anche il signore in questione, che a dispetto della sua puntualità nello stigmatizzare tutto ciò che non gli garba, quella volta non batté ciglio.
Perché?
Ed ora non gli sta bene che i concorrenti vengano un minimo tutelati da questi comportamenti scorretti.
Perché?
Invitiamo infine il signore in questione, prima di contestate tutto quello che fanno ed hanno fatto coloro che, magari anche in base al possesso di qualche requisito di cui lui è privo, hanno ricevuto mandato da FIDASC, di prendersi lui l'iniziativa di organizzare una gara che abbia almeno un decimo di quell'impeccabilità che apparentemente lui esige dagli altri.
Inoltre una ricerca di confronto avrebbe potuto avere senso prima dell'invio a FIDASC di quella lettera piena di cattiveria contro la Commissione ed avente come oggetto "Segnalazioni sui Regolamenti del Field Target per l'anno sportivo 2020."
Ma dopo che senso ha?
La risposta del palazzo li ha delusi ed ora tentano di fare ricorso alla piazza?
Perché contrariamente a quanto gli autori di questo topic vorrebbero far credere, questo non è l'inizio di un confronto, ma l'ultimo disperato tentativo di scatenare una sorta di sollevazione popolare contro l'operato del massimo Organo deliberante di FIDASC, il Consiglio Federale, constatato il mancato riscontro alla loro lettera di segnalazione alla Federazione stessa.
Giova ricordare che i regolamenti escono da delibera del Consiglio Federale che vaglia le bozze proposte del Coordinatore della Commissione FIDASC per il Field Target.
Siamo sconcertati ma non meravigliati da questi comportamenti in quanto ormai abituati a questo modo di agire, ma spiace vedere tante energie sottratte all'attività sportiva a favore di machiavelliche manovre di corridoio.
Cogliamo intanto l'occasione per augurare buon anno e buon, sano e sportivo divertimento a tutti.
La Commissione FIDASC per il Field Target
Massimo Carloni
Gianni Fabianelli
Dario Gusmeroli
Matteo Landenna
Roberto Menichelli
Mario Sacco
Vincenzo Spagnuolo